Approccio tissulare dell'Osteopatia
APPROCCIO TISSULARE DELL’ OSTEOPATIA.
Riservato a Osteopati e studenti degli ultimi anni di formazione
I MODULO - Roma, 24, 25 e 26 MARZO 2023
II MODULO - Roma, 9, 10 e 11 GIUGNO 2023

L’approccio tissulare di Pierre Tricot ci propone come modello il «corpo cosciente» o, per essere più precisi, un corpo «aggregato di coscienze». Ogni cellula del corpo è cosciente, vuol dire che è in grado di ricevere, sfruttare, mandare informazioni e dunque comunicare. La salute dipende della capacità che ogni elemento ha di comunicare liberamente, sia con se stesso che con l’esterno, in modo armonioso. Lo scopo dell’operatore è di percepire le zone di minore comunicazione e liberarle, offrendo un punto d’appoggio, un fulcro, adatto alla situazione. Si tratta di ripristinare flussi di informazioni. Le zone in difficoltà dimostrano caratteristiche come densità, restrizione di movimento, tensione. La Palpazione diventa un mezzo di comunicazione: per comunicare occorre attivare e sviluppare certe capacità palpatorie e percettive e di sintonizzarsi con i tessuti del paziente. L’approccio tissulare si fonda su tre parametri soggettivi dell’Osteopata: Presenza, Attenzione,Intenzione; a livello percettivo, esso utilizza tre parametri legati all‘universo fisico: Tensione, Densità, Velocità, che ci permettono di comunicare con i tessuti del paziente. L’approccio tissulare consente di liberare le zone di ritenzione energetica, usando tecniche globali e specifiche per armonizzare il sistema corporeo nella sua globalità.
L’approccio tissulare include nella globalità il fisico, il mentale (sistema di rappresentazione) ed anche lo spirituale. Nel primo livello lavoriamo con le materie biologiche, con le coscienze tissulari. Nel secondo, lavorando sempre con la «materia biologica» e le coscienze tissulari, andiamo più avanti per quanto riguarda i parametri soggettivi e le percezioni; scopriamo nuovi «attrezzi», sperimentiamo varie tecniche di dialogo, di interrogazione tissulare e di linea ancestrale. Poi ci interessiamo alla materia neuropsichica, che costituisce il sistema mentale di rappresentazione. È sempre materia biologica ma con caratteristiche o qualità che fanno emergere la capacità del sistema ad essere cosciente di se stesso, cosciente di essere cosciente. Le tecniche di «regressione cosciente» di «liberazione dei flussi» mirano alla liberazione di zone di ritenzione che coinvolgono la materia neuropsichica. Queste ritenzioni sono accessibile grazie a tecniche precise di verbalizzazione (mentale).
Il primo e secondo livello mettono a disposizione vari strumenti sviluppati per risolvere le difficoltà, le resistenze alla liberazione riscontrate sul «terreno». La ritenzione (cisti energetica di Upledger) si esprime nella materia però si crea a livello delle coscienze.
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referente: Dott.ssa Valeria Novelli, Responsabile organizzativa Corsi di formazione e Post-Graduate
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