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Cos'è l'Osteopatia

L'Osteopatia è la metodica terapeutica nata negli USA alla fine dell'800 ad opera del medico statunitense A. T. Still, il quale mise a punto un insieme di tecniche manipolative inserite in una nuova concezione medica, basata sul concetto di equilibrio funzionale dell'insieme delle strutture del corpo umano.

still osso

L'Osteopatia è una medicina non convenzionale riconosciuta dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), definita nel 2007, come una medicina basata sul contatto primario manuale nella fase di diagnosi e trattamento. Inoltre, il report 2012 della Osteopathic International Alliance la definisce come un sistema di cura che attraverso la valutazione, la diagnosi e il trattamento, può essere applicato a una vasta varietà di condizioni cliniche, entrando a pieno titolo nel concetto di cura della salute supportato da conoscenze scientifiche.

L'Osteopatia conserva e rinnova al giorno d'oggi la sua attualità, e, per sua natura ben si presta ad un approccio transdisciplinare, in sinergia e mai in antagonismo con le varie discipline mediche.

L'Osteopatia è fondata sulla conoscenza specialistica delle scienze fondamentali come l' anatomia e la fisiologia, e basa il suo intervento sulla valutazione delle relazioni tra le strutture anatomiche dei vari apparati: in particolare viene esaminato il grado di mobilità nei vari distretti corporei.

L'Osteopatia cerca di ristabilire gli equilibri perturbati agendo a livello biomeccanico, neurologico, fluidico: l'intervento terapeutico si basa su tecniche puramente manuali, specifiche e precise per ciascuna delle strutture da trattare.
Le tecniche manuali specifiche sono diverse: strutturali, funzionali, viscerali, fasciali, somato-emozionali, fluidiche. L'obiettivo specifico del trattamento manipolativo osteopatico è il ripristino della mobilità fisiologica, con conseguente recupero funzionale e miglioramento del metabolismo tissutale.
La normalizzazione delle restrizioni di mobilità dei vari distretti corporei, la ricerca di un equlibrio tra struttura e funzione, l'armonizzazione dell'equilibrio dinamico dell'organismo e dei suoi ritmi biologici, permettono al corpo di esprimere le proprie capacità di autoguarigione, e quindi di recuperare l'omeostasi.

A questa nuova filosofia terapeutica si sono recentemente aggiunti i risultati delle ricerche in Posturologia e in Antropologia, che hanno contribuito a mettere questa metodica terapeutica al primo piano nella comprensione della natura umana e del suo stato di equilibrio funzionale.

Quali sono i principi sui quali si fonda l'Osteopatia?
Le basi culturali dell'Osteopatia trovano oggi conferma dai più recenti apporti della scienza medica:
1. II corpo umano è un' unità funzionale
2. Il corpo è capace di autoregolazione, di autoguarigione e di conservazione della salute
3. Il movimento è vita, la vita è movimento: una riduzione o assenza di mobilità in un distretto corporeo favorisce l'instaurarsi di una condizione patologica
4. La circolazione dei fluidi corporei è determinante per la salute dei tessuti e delle cellule
5. Le ossa craniche sono dotate di una certa malleabilità
6. Le ossa del cranio possiedono una micro-mobilità secondo traiettorie che riprendono l'informazione onto e filogenetica
7. Gli organi sono sede di movimenti ritmici necessari al buon funzionamento
8. La terapia osteopatica poggia sulla comprensione dei principi di base dell'unità del corpo, dell'autoregolazione e della reciproca interrelazione di struttura e funzione.
Quali sono le indicazioni dell'Osteopatia?
9. L'Osteopatia non è semplicemente un insieme di tecniche manipolative, ma una specifica concezione medica basata su di un approccio globale al paziente.
Pertanto l'Osteopatia non è orientata alla cura di una malattia o alla scomparsa di un sintomo, ma tende a ripristinare un equilibrio funzionale affinchè l'organismo ritrovi, attraverso sè stesso, lo stato di salute indipendentemente dal tipo di patologia in atto.

L'Osteopatia è particolarmente efficace nei disturbi funzionali e nei dolori, come ad esempio:
- I dolori, i disturbi e le patologie vertebrali ed osteo-articolari
- I disturbi neurologici: nevralgie, disfunzioni neurovegetative e sensoriali
- I disturbi viscerali
- Patologie muscolari, articolari, legamentose, discali, degenerative, e gli esiti dei traumi (esempio: colpo di frusta)
- Le sequele post-partum
- Le sequele post-operatorie
- Il trattamento dei pazienti in età geriatrica
- I disturbi motori e cerebrali infantili correlati con sofferenze durante il parto
- I problemi occluso-posturali e ortodontici
- Le disfunzioni cranio-mandibolari
- I disturbi funzionali del sonno, della digestione, del ciclo mestruale

Quali sono le controindicazioni dell'Osteopatia?
Fin quando l'organismo è in grado di attivare i processi di autoguarigione e di autoriparazione, e quindi di ripristinare l'omeostasi corporea e lo stato di salute, i vari tipi di patologie possono essere di competenza dell'Osteopatia.
Quando la malattia raggiunge uno stadio tale da provocare danni anatomo-patologici così gravi da impedire i naturali processi autoriparativi, l'Osteopatia risulta inefficace.
Il campo d'azione dell'Osteopatia è quello della medicina funzionale, e pertanto esclude tutte le urgenze mediche e le gravi lesioni anatomiche, che necessitano degli strumenti propri della medicina e chirurgia, non essendoci i tempi e i presupposti fisiopatologici per tentare di ristablire un equilibrio funzionale.
In tutti gli altri casi, in cui è possibile combattere la malattia favorendo l'attivazione delle difese dell'organismo e i processi di autoguarigione, l'Osteopatia consente di recuperare uno stato di equilibrio funzionale senza timore di causare effetti collaterali indesiderati.

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